Il calcio italiano sta recuperando terreno. Sempre più giocatori di alto livello internazionale trovano la loro strada verso la serie A e il calcio sta diventando sempre più attraente da vedere. Questa è l’opinione di marketing experts e specializzato nel calcio italiano.

E questo era diverso una volta ogni tanto. Molti ancora oggi si riferiscono al calcio italiano alle squadre estremamente difensive e al famigerato stile di gioco del “catenaccio”. “I giocatori sono stati allenati in difesa in Italia, con una formazione esclusivamente incentrata sul calcio di risultato. Questa è una grande differenza rispetto all’Olanda sotto questo aspetto.

• Nei Paesi Bassi, un giovane giocatore viene selezionato solo quando riesce a superare quattro uomini”, dice Tempelman, che segue intensamente il calcio straniero per Football International. “In Italia era di solito vicino a un vantaggio di 1-0. L’hanno presa anche i sostenitori italiani. Nei Paesi Bassi, i tifosi di solito si lamentano di una brutta vittoria, il calcio deve essere bello. “DSC_0060_klein

Da quando la squadra italiana è arrivata alla finale del Campionato Europeo del 2012 con, per gli standard italiani, un calcio molto offensivo, sempre più club stanno riprendendo il modo di giocare offensivo. La responsabilità è di Cesare Prandelli, che lascia giocare la nazionale italiana in attacco”, dice il VI-reporter della Nazionale italiana, che dal 2010 è responsabile de Gli Azzurri. Prandelli è noto per aver fatto giocare le sue squadre con tre difensori e un centrocampo rafforzato. Lo ha dimostrato in precedenza con la Fiorentina e il Parma, tra gli altri.

• Con questo, l’allenatore della nazionale rompe con il classico stile difensivo della nazionale italiana. “Ora si vede anche una squadra in Serie A che gioca regolarmente in attacco. Walter Mazzarri ha sempre giocato in maniera molto offensiva con il Napoli negli anni precedenti e ha portato questo stile di gioco all’Internazionale. Anche l’AS Roma e il Catania giocano un calcio molto attraente e offensivo”.

Un altro sviluppo della Serie A è che sempre più giovani giocatori possono debuttare in giovane età.

In precedenza, i giocatori dovevano aspettare fino all’età di 23 anni prima di poter giocare in prima squadra. Al giorno d’oggi i giocatori possono presentarsi al massimo livello intorno ai 19 o 20 anni. Penso che sia uno sviluppo molto buono”, dice Tempelman a proposito del miglioramento del flusso di giocatori giovani nel calcio italiano.

• In precedenza, i talenti venivano prestati ai club di divisione inferiore per acquisire esperienza prima che finissero con i grandi club in età più avanzata. “I club italiani stanno recuperando terreno in molte aree. Fortunatamente, il trimestre è ora in calo.
• Perché se il calcio italiano avesse continuato sulla stessa strada, sarebbe rimasto ancora più indietro rispetto a paesi di punta come Germania, Spagna, Francia e Inghilterra”.